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Lesson number one

Una giornata tranquilla al parco...bimbi che giocano, corrono in bici e si arrampicano sull'albero e poi una frase detta da mio figlio che ha aperto una lunga riflessione.
"Papà non toccarlo, se no ti sporchi!"...la frase era rivolta ad un bimbo dalla pelle scura che era sull'albero insieme a lui.
Papone mi viene vicino e mi racconta l'accaduto ed io d'istinto dico "Beh sgridalo."
Lui più razionale lo porta a fare due passi e una lunga chiacchierata, che poi ci raccontano all'ora di cena.
Sebastiano dice che i bambini che sono neri sono sporchi e se li tocchi ti sporchi.
Io sono allibita di fronte a questa frase ed in verità faccio un passo falso e gli chiedo "Ma chi ti dice queste cose?" Già io parto dal presupposto che non è possibile che sia lui a pensarle, che noi in casa non diciamo frasi del genere e che abbiamo amici di ogni nazionalità.
Lui ovviamente risponde che glielo ha detto un bambino all'asilo.
Noi iniziamo un discorso sul fatto che le persone sono tutte uguali, sull'origine del colore della pelle.
Poi chiedano a Seba se alla scuola materna ci sono bambini con la pelle color marrone, lui annuisce e dice ancora che non si possono toccare se no ti sporchi.
Il papà spiega che non sono neri perché sono sporchi.
Iniziamo a parlare del viaggio che anni fà io e papone abbiamo fatto in Africa, lui ascolta,ma chiede se le persone erano nere...noi abbiamo parlato di loro, dei loro nomi, delle loro storie.
Il papà va in camera a prendere un libro di fiabe africane e per la nanna stasera si leggerà quello.
Io sono ancora qui, con la sua frase che mi risuona nelle orecchie e con la certezza di non aver risposto o meglio spiegato bene il concetto di Uguaglianza, ma come si fa....non è facile e forse nemmeno l'esempio non serve.
Possibile che un bambino di 4 anni pensi che i bambini neri non sono da toccare perché sono sporchi?
Possibile che un bambino di 4 anni riesca a credere a questa cosa perché altri lo dicano?
Io non mollo e continuerò per un po' a battere su questo chiodo con storie, racconti di vita africana e tutto quello che ho in mio possesso per non sentire più quella frase che vi giuro mi ha fatto fare un salto nel periodo dell'apartheid.
Se qualcuno conosce libri o storie adatte suggerisca.

Commenti

  1. .. una mia amica, Annalisa, è insegnante di scuola materna, ha effettuato diversi viaggi in Congo durante i quali ha prestato servizio c/p delle scuole locali.
    ha pubblicato un libro: "Neri come l'inferno, liberi come l'aria" e elaborato un video fotografico delle sue esperienze. quando racconta dei suoi viaggi ai bimbi di qui, ne sono sempre rapiti! ti lascio il suo sito: http://www.inviaggioconanna.com e qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=rIbEJWyeLDE

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  2. Sicuramente dovete parlarne, tanto e sempre, perchè sono cose importanti ma anche complicate. Complicate perchè il valore dell'uguaglianza non è così immediato come invece il pensiero "se è nero è sporco".
    Noi abbiamo ereditato dalle cuginette (femminucce) un libro sull'argomento: Milly e Molly vanno a scuola. Ma piace anche al mio ometto!

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  3. Ciao cara, in classe con i miei ci sono due bambini africani e cerco di capire se loro ci giocano. Al mare, però, questa estate Leonardo se ne è uscito con la domanda: "Mamma perchè lui è nero?" riferito ad un venditore ambulante che, insieme a noi, faceva la fila per un pezzetto di pizza al taglio. Lì per lì mi sono mancate le parole, poi ho preso e ho usato più o meno le parole: "Leo lui ha la pelle più scura di te, di mamma, babbo e Lorenzo... vedi è come quella simpaticona di Solange..." ma non so se è stata la risposta più azzeccata. speriamo.

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  4. mi sarebbe venuto un colpo! mi sarei domandata dove ho sbalgiato..sono solidale con te.
    volevo dirti anch'io "molly e milly" e anche ( per piu 'grandi, dai 6-7 anni )
    "le avventure di jim bottone" di michael ende

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