In questo periodo di influenze, giornate fredde e tappati in casa ...sto scoprendo i discorsi buffi dei miei figli e in coda alcune piccole considerazioni sul cibo.
MARTINA:
In bagno durante i preparativi pre nanna. "Mamma non si vede mai Biancaneve fare il bidet".
In biblioteca "Come si chiama la tua mamma?" "Mamma Diana!" "Di cognome?" "Mamma Diana Principessa"-
Un giorno in macchina non sentivo le parole di Martina così ho chiesto di ripetere e lei "Mamma, ma sei come il nonno?" ed io "Perchè?" e lei "Non capisci niente".
SEBASTIANO
"Ciao amore cosa hai mangiato oggi alla scuola materna?" "Caccamolle" " e di frutta?" " Pane".
Alla mattina quando per svegliarlo le proviamo tutte lui dice "Non si può dormire in pace in questa casa?"
A natale di fronte ai presepi "Guarda mamma, la stella marina".
Ecco in questo periodo mi perdo ad ascoltarli parlare e gesticolare da veri uomini e mi fanno ridere e stringere il cuore.
Periodo faticoso per carità, perchè loro han sempre l'argento vivo addosso e non si accontentano più di risposte buttate per caso, ma vogliono approfondire tutto ed io allora pazza come sono invento storie e storie per tutto-
A proposito di cibo...l'altra sera ho avuto la riunione del G.A.S. e nel viaggio di ritorno ho pensato a quanto negli anni è cambiato il mio modo di considerare cibo e nutrizione.
Prima il cibo era una cosa necessaria, sulla quale non spendevo nè in pensieri nè in soldi e mi limitavo a considerare l'utilizzo di frutta e verdura una garanzia di buona nutrizione.
Poi ho incominciato ad interessarmi e a innamorarmi dei buoni sapori e della cucina e quindi a farmi domande su cosa mangio, cosa fa bene, cosa vuol dire mangiare bene, innamorarsi dei buoni sapori e chiedersi chi le coltiva chi le fa.
Sono iniziati gli esperimenti con il pane e il lievito madre che grazie al pasto nudo è diventato realtà. Sono iniziati i viaggi nelle fattorie e gli scambi enogastronomici con persone di altre regioni d'italia...è nata la voglia di conoscere ciò che mangio, a cosa serve e a ricercare il sapore e non il mangiare perchè si deve.
Tutta questa ricerca mi ha anche fatto cambiare pensiero sul cibo e i bimbi....ovvero coinvolgerli nella preparazione, spiegargli empre ciò che mangiano e non mentire per farli mangiare, e farli impastare, sporcare, assaggiare e mai mai insistere sul cibo.....che loro si regolano da soli.
Certo anche a me fanno innervosire quando fanno i capricci e assaggiano senza finire ma non insisto voglio solo che rimangano a tavola...
Credo che il cibo possa venire usato dai bimbi come arma di ricatto per essere guardati o per intavolare lunghe ed estenuanti lotte su questo lo vuoi? si e poi non lo mangia.
Oggi una ricettina di una torta bicolore buona per la colazione...lo stampo era da ciambella ma io non lo avevo così ne ho usato un'altro:
TORTA ZEBRATA:
INGREDIENTI_
300 gr di farina tipo 0, 200 gr di olio, 200 gr zucchero di canna, 4 uova, 80 ml di latte, 40 gr cacao in polvere- 1 bustina di lievito.
Sciogliete il burro a bagnomaria e lasciate raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero( non fate aprire le uova ai bimbi....nemmeno sotto la vostra supervisione, io ho dovuto togliere pezzi di guscio!)
Versate il latte e la farina.
Continuate far girare con il cucchiaio i bimbi e poi aggiungete il lievito.
Dividete l’impasto ottenuto in due parti: in uno incorporate il cacao e mescolate bene.
Imburrate e infarinate uno stampo da ciambellone (io ne ho usato un'altro) e versate dentro prima il composto chiaro, livellandolo con l’aiuto di un cucchiaio, poi quello scuro, cercando di fare delle striscioline tipo zebra con un coltello.
Fate succhiare l'impasto dal cucchiaio ai nani
Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 45 minuti circa. Controllate la cottura con uno stuzzicadenti.
Buona colazione
MARTINA:
In bagno durante i preparativi pre nanna. "Mamma non si vede mai Biancaneve fare il bidet".
In biblioteca "Come si chiama la tua mamma?" "Mamma Diana!" "Di cognome?" "Mamma Diana Principessa"-
Un giorno in macchina non sentivo le parole di Martina così ho chiesto di ripetere e lei "Mamma, ma sei come il nonno?" ed io "Perchè?" e lei "Non capisci niente".
SEBASTIANO
"Ciao amore cosa hai mangiato oggi alla scuola materna?" "Caccamolle" " e di frutta?" " Pane".
Alla mattina quando per svegliarlo le proviamo tutte lui dice "Non si può dormire in pace in questa casa?"
A natale di fronte ai presepi "Guarda mamma, la stella marina".
Ecco in questo periodo mi perdo ad ascoltarli parlare e gesticolare da veri uomini e mi fanno ridere e stringere il cuore.
Periodo faticoso per carità, perchè loro han sempre l'argento vivo addosso e non si accontentano più di risposte buttate per caso, ma vogliono approfondire tutto ed io allora pazza come sono invento storie e storie per tutto-
A proposito di cibo...l'altra sera ho avuto la riunione del G.A.S. e nel viaggio di ritorno ho pensato a quanto negli anni è cambiato il mio modo di considerare cibo e nutrizione.
Prima il cibo era una cosa necessaria, sulla quale non spendevo nè in pensieri nè in soldi e mi limitavo a considerare l'utilizzo di frutta e verdura una garanzia di buona nutrizione.
Poi ho incominciato ad interessarmi e a innamorarmi dei buoni sapori e della cucina e quindi a farmi domande su cosa mangio, cosa fa bene, cosa vuol dire mangiare bene, innamorarsi dei buoni sapori e chiedersi chi le coltiva chi le fa.
Sono iniziati gli esperimenti con il pane e il lievito madre che grazie al pasto nudo è diventato realtà. Sono iniziati i viaggi nelle fattorie e gli scambi enogastronomici con persone di altre regioni d'italia...è nata la voglia di conoscere ciò che mangio, a cosa serve e a ricercare il sapore e non il mangiare perchè si deve.
Tutta questa ricerca mi ha anche fatto cambiare pensiero sul cibo e i bimbi....ovvero coinvolgerli nella preparazione, spiegargli empre ciò che mangiano e non mentire per farli mangiare, e farli impastare, sporcare, assaggiare e mai mai insistere sul cibo.....che loro si regolano da soli.
Certo anche a me fanno innervosire quando fanno i capricci e assaggiano senza finire ma non insisto voglio solo che rimangano a tavola...
Credo che il cibo possa venire usato dai bimbi come arma di ricatto per essere guardati o per intavolare lunghe ed estenuanti lotte su questo lo vuoi? si e poi non lo mangia.
Oggi una ricettina di una torta bicolore buona per la colazione...lo stampo era da ciambella ma io non lo avevo così ne ho usato un'altro:
TORTA ZEBRATA:
INGREDIENTI_
300 gr di farina tipo 0, 200 gr di olio, 200 gr zucchero di canna, 4 uova, 80 ml di latte, 40 gr cacao in polvere- 1 bustina di lievito.
Sciogliete il burro a bagnomaria e lasciate raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero( non fate aprire le uova ai bimbi....nemmeno sotto la vostra supervisione, io ho dovuto togliere pezzi di guscio!)
Versate il latte e la farina.
Continuate far girare con il cucchiaio i bimbi e poi aggiungete il lievito.
Dividete l’impasto ottenuto in due parti: in uno incorporate il cacao e mescolate bene.
Imburrate e infarinate uno stampo da ciambellone (io ne ho usato un'altro) e versate dentro prima il composto chiaro, livellandolo con l’aiuto di un cucchiaio, poi quello scuro, cercando di fare delle striscioline tipo zebra con un coltello.
Fate succhiare l'impasto dal cucchiaio ai nani
Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 45 minuti circa. Controllate la cottura con uno stuzzicadenti.
Buona colazione
Anche qui iniziato i primi discorsetti ...e si intromettono in tutto quello che si dice ...è uno spasso!!
RispondiEliminaPer il cibo io non ho un approcio poetico come il tuo ... mangio per sopravvivere , se a mio marito non piacesse cucinare mangeremmo sempre le solite cose ,, sane per carità ...pero' ... e il rapporto gemi-cibo non mi aiuta ...fino a poco tempo fa mangiavano tutto e volentieri , ma adesso ... una lotta ...e io perdo la pazienza ...
ero' anche io cerco di coinvolgerli non sempre con successo ma ogni tanto funziona :D
sono la zia,affiorano i piu bei ricordi attraverso cio che racconti,un abbraccio carol
RispondiEliminaaggiungo:
RispondiEliminadopo molte settimane che non vi incontro...
MArtina:" ma il cd del re leone ce l'ho ancora a casa, me ne dai un altro?"
io:" ma certo vieni a casa mia e ne scegli un altro"
Martina:" e ma quando ... non ci vediamo mai!!!" era un pò scocciata!!
chiaruz
Fanno morire dal ridere con i loro primi discorsi!
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