Passa ai contenuti principali

QUANDO

Quando tornati da un'estate fatta di tanti stop, di giorni senza regole, di tempi lunghi e dilati, di poche corse, di sole e giornate in giro, di vita all'aperto, di tante risate, di capricci, di buon cibo, dell'ennesima dieta, della prova bikini ancora rimandata.
Quando quel tempo finisce, e ritorna la frenesia, il suono implacabile della sveglia, il rientro nei ritmi di tutti, le giornate un po' più in casa, l'inserimento in classi separate,la stanchezza per l'assenza del riposo pomeridiano e le nuove chiacchiere, le tante parole, le belle avventure.
E' ora il nostro quando e tutti stiamo lavorando per rientrare indolore nella dannata e frenetica quotidianità.
Noi a causa del mancato pisolino, dobbiamo cenare presto e metterli a letto al massimo per le 20,30 con storie sempre diverse e grattini.
Il mio quando è in attesa, nella speranza di sentirmi sempre viva, fiera e felice come Domenica, immersa nel mio mondo, mi sentivo felice e a mio agio....ma so che questa sensazione devo averla sempre e comunque.
Il nostro quando ora sta nel ridefinire i modi con cui crescere ed educare i nostri figli, si lo so hanno 4 anni, ma abbiamo deciso di rimetterci in discussione e di definire poche regole chiare e precise una delle quali è no alle sculacciate.Certo è stata una discussione lunga e animata...a volte lo è tutt'ora ma vi giuro che non mi sono mai sentita meglio....anche solo il dare una sculacciata, anche piano mi riempiva di sensi di colpa...ora devo chiamare a me tutta la mia pazienza, ma ho detto basta anche al piccolo schiaffetto...ogni tanto un urlo scappa però!
Il nostro quando è in fermento e pieno di cose da fare....e loro diventano grandi .
Sono un vulcano di idee e parole e per loro intendo tutti e tre ed io sono fiera, anche se con poco tempo per me, anche se di notte hanno ricominciato a svegliarsi,anche se quando aspetto la ado sveglia....perché bisogna farlo, lei mi tiene sveglia altre 2 ore perché ha voglia di parlare.
Quando ti rendi conto che per loro vuoi una vita migliore e che quelli che ti rovinano le giornate non devono influire sul tuo modo di stare con loro.
Quando il tuo quando sta diventando ora....allora qualcosa cambierà!

Commenti

  1. brava e in bocca al lupo per tutti i buoni propositi e cambiamenti!

    RispondiElimina
  2. le regole si cambiano spesso. cambiano xhè crescono, certo qualcuna rimane uguale ma quelle spiegazioni che davi prima ai bambini che + di tanto non ragionavano adesso non vanno + bene...si cresce con loro ma la loro voglia di crescere velocemente si scontra con le nostra voglia di educarli a crescere bene!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

LA SIGNORA DEI VERMI

PREMESSA: I gemelli dopo 2 settimane di inserimento al nido sono stati a casa per 3 giorni per vomito e dissenteria.....i famosi giorni dell'esorcista...... Visto che finalmente noi cantavamo vittoria ed eravamo psicologicamente pronti ad un distacco più lungo.....ovvero sarei andata a prenderli per le 15.45 .......... Sebastiano, sabato e domenica notte, ci ripropone il trailer dell'esorcista ....così .....Martina è al nido fino alle 12.30.....io grazie a mia mamma e al papone sono riuscita ad andare un po' al lavoro.....Sebastiano è a casa...... Oggi è il giorno della signora delle pulizie.....la gentil signora appena arriva fa due chiacchiere con la sottoscritta, prima di affrontare lo sporco più sporco che è diventata casa mia con due gemelli gattonanti e mangianti...... Io le ho raccontato del malessere di Seb. e del fatto che il dottor C. ha detto di non preoccuparsi....che sarà un virus.....tutto senza visitarlo....come di suo solito .......... Allora la S.S. delle

SARA' LA FINE, MA NON E' LA FINE....

Siamo agli sgoccioli di un lungo e nuovo anno scolastico. Io ho cambiato giro di mamme, con il cambio scuola e devo dire che non mi sono nemmeno sforzata di creare nuovi legami con altre persone. I pochi legami si sono creati da sé, per vicinanza di casa e per affinità. Arrivo quindi settimana scorsa alla pizzata di fine anno con un 'altra mamma, consapevole di non conoscere quasi nessuno e di non essere conosciuta da quasi nessuno se non come "La mamma dei gemelli". I saluti di convenienza sono diventati il mio forte, poi dopo poche banali chiacchiere mi siedo vicino all'unica mamma con cui ho più conoscenza. La cena inizia tranquilla e serena, si toccano argomenti vari legati alla scuola e altro, finché all'ennesima proposta da parte di chi mi sta accanto di cibo, dal momento che la mia pizza non era ancora arrivata, ho avuto l'ardire di comunicare: "Grazie, ma non mangio la carne. Sono vegetariana". Questa frase ha scatenato al nostro tavolo

Così carino così educato.

Il tema educazione è sempre presente nella mia sfera materna, sarà perché il mestiere più difficile di una mamma non è allevare, ma educare. L'allevamento è quella fase della vita del bambino dove tu curi principalmente il suo corpo, la sua nutrizione e la sua salute. Momento estremamente faticoso perché richiede un impegno costante 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 e quindi accade che dopo un periodo estenuante di cura, una mamma prende il respiro. Proprio lì però arriva il momento di educare.A volte questo compito che è fondamentale passa sotto gamba, proprio perché la stanchezza arriva e quando i bambini riescono a fare delle cose da soli e tu vedi la fine del tunnel. Proprio là in fondo dove c'è la luce parte un'altra lunga galleria dove si entra e non se ne esce. Come il lungo tunnel sotto la Manica  che ti porta in fondo al mare per poi riemergere in un paese nuovo, così il lungo tunnel dell'educazione ti porta nel fondo del tuo animo per poi riemergere nella quot