Passa ai contenuti principali

Come sopravvivere alla varicella senza sbroccare...o quasi...!

Allora ricapitolando: la varicella dimora sulla pelle dei miei figli ininterrottamente da circa 2 settimane....beh niente di male penseranno i più....meglio averla fatta così sei apposto.
Questo concetto mi trova d'accordo anche per me è meglio averla fatta ....anche se non sapevo bene cosa volesse dire una Varicella Gemellare.
Il primo a prendere la ben nota malattia è stato Seb. che alla vista dei primi puntini era fiero come un generale davanti alla sua prima medaglia.
La gioia è iniziata a svanire quando ha scoperto che non avrebbe potuto fare il bagno (lui ci starebbe per ore e ne farebbe anche mille al giorno) e poi è terminata del tutto quando il dannato prurito ha iniziato a farsi sentire.
Lui, bambino coraggioso, si è accontentato dei miei massaggi con olio di mandorle e tea tree e di breve impacchi con l'amido di riso.
Lui, bambino pigro e pantofolaio, si è goduto i cartoni animati sotto la copertina e le coccole di tutti....il ritorno alla vita movimentata sta avvenendo con fatica....e chi non la farebbe.
Mentre la varicella riempiva di puntini Seb., Martina piangeva lacrime amare perché "Anche io la voglio!!!" e ogni giorno si studiava con cura ogni minuscolo nuovo puntino per poi indicamerlo soddisfatta.
Giovedì, durante un giorno di vacanza forzata dall'asilo, per problemi organizzativi familiari (leggi una bambina all'asilo fino alle 18.00 e l'altro dall'altra parte del cielo da andare a prendere...= impossibile senza il tele trasporto...) sono comparsi i mitici puntini.
All'inizio niente di che ma Sabato la nana si è fatta più lagnosa e i puntini hanno cominciato ad ingrandirsi e a prudere.
La notte ho utilizzato per entrambi un bel gioco dove si mettono i calzini sulle mani per non grattarsi ....Seb. molto scrupoloso non li ha mai tolti....
La iena li toglieva si grattuggiava tutta e poi chiamava per farsi rimettere i "guanti".
Ieri notte abbiamo dormito insieme...ovvero io non ho dormito tentando di placare gli attacchi di prurito....
Allora per non sbroccare ieri ho fatto la mia consueta passeggiata runnistica di 1 ora con giretto alle bancarelle e abbiamo invitato a cena gli amici senza figli (GRAZIEDIESISTERE!) per distrarci e parlare un po'....risultato: ALLE 23.30 un urlo disumano della nana mi spinge e rimanere nel suo letto fino a stamattina alle 8.00 (con le conseguenze di cui sopra).
Ieri sera la cena era frugale ,ma c'erano ben tre tipi di dolci: Cannoli alla siciliana fatti in casa e donati da mia cognata (I LOVE YOU), due tortine sempre sicule chiamate IRIS (Buonissime) comprate alle bancarelle e una crostata con farina di farro alle mele....
Anche il dolce aiuta a liberare la mente.
Stamattina, complice impegno SCOUT della ado, gita in Città Alta con Seb., preso il mio pane preferito e acquisto di alcuni piccoli regali che mi mancavano.
Ora un po'' di relax sul divano e domattina lavoro.
Quindi ricapitolando....per non sbroccare durante l'isolamento:
- Organizzare delle piccole fughe con espedienti banali
- Infognarsi di dolci
- Impietosire gli amici e invitarli a cena nella casa degli appestati
- Shopping (quello aiuta sempre)
- Andare al lavoro
....ah certo poi l'amore materno quello non manca mai!

Commenti

  1. eheh già fatta dieci mesi fa ...e chi se la dimentica!! e il secondo che la prende ...pover'anima un mostro e un dolore da non dire ... e si quanto avrei voluto scappare anche io ma aimè al loro capezzale tutto il tempo!!!

    passa passa passa

    RispondiElimina
  2. L'ho fatta solo con la mia primogenita, esiliata dai nonni per via di mio marito. Quando (e non se) la prenderanno i gemelli probabilmente dovremo esiliare mio marito :/
    ma non so dove.

    RispondiElimina
  3. urka, doppia è doppiamente pallosa, in effetti!
    perchè niente bagni? io il bagnetto lo facevo, con il bicarbonato, e aiutava molto!! (la pediatra me lo disse)

    baci a pois alla piccola e al fratellino neoguarito!

    RispondiElimina
  4. Noi l’abbiamo fatta lo scorso anno in contemporanea.
    Oltretutto in un periodo in cui io non potevo assentarmi dal lavoro… un delirio ma, a posteriori, posso dirti che mi aspettavo di peggio!
    Forse non l’hanno presa in maniera forte, forse hanno aiutato le medicine omeopatiche che la mia pediatra aveva consigliato, forse ero preparata a chissà cosa… ma di fatto è andata ;-)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

LA SIGNORA DEI VERMI

PREMESSA: I gemelli dopo 2 settimane di inserimento al nido sono stati a casa per 3 giorni per vomito e dissenteria.....i famosi giorni dell'esorcista...... Visto che finalmente noi cantavamo vittoria ed eravamo psicologicamente pronti ad un distacco più lungo.....ovvero sarei andata a prenderli per le 15.45 .......... Sebastiano, sabato e domenica notte, ci ripropone il trailer dell'esorcista ....così .....Martina è al nido fino alle 12.30.....io grazie a mia mamma e al papone sono riuscita ad andare un po' al lavoro.....Sebastiano è a casa...... Oggi è il giorno della signora delle pulizie.....la gentil signora appena arriva fa due chiacchiere con la sottoscritta, prima di affrontare lo sporco più sporco che è diventata casa mia con due gemelli gattonanti e mangianti...... Io le ho raccontato del malessere di Seb. e del fatto che il dottor C. ha detto di non preoccuparsi....che sarà un virus.....tutto senza visitarlo....come di suo solito .......... Allora la S.S. delle

SARA' LA FINE, MA NON E' LA FINE....

Siamo agli sgoccioli di un lungo e nuovo anno scolastico. Io ho cambiato giro di mamme, con il cambio scuola e devo dire che non mi sono nemmeno sforzata di creare nuovi legami con altre persone. I pochi legami si sono creati da sé, per vicinanza di casa e per affinità. Arrivo quindi settimana scorsa alla pizzata di fine anno con un 'altra mamma, consapevole di non conoscere quasi nessuno e di non essere conosciuta da quasi nessuno se non come "La mamma dei gemelli". I saluti di convenienza sono diventati il mio forte, poi dopo poche banali chiacchiere mi siedo vicino all'unica mamma con cui ho più conoscenza. La cena inizia tranquilla e serena, si toccano argomenti vari legati alla scuola e altro, finché all'ennesima proposta da parte di chi mi sta accanto di cibo, dal momento che la mia pizza non era ancora arrivata, ho avuto l'ardire di comunicare: "Grazie, ma non mangio la carne. Sono vegetariana". Questa frase ha scatenato al nostro tavolo

Così carino così educato.

Il tema educazione è sempre presente nella mia sfera materna, sarà perché il mestiere più difficile di una mamma non è allevare, ma educare. L'allevamento è quella fase della vita del bambino dove tu curi principalmente il suo corpo, la sua nutrizione e la sua salute. Momento estremamente faticoso perché richiede un impegno costante 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 e quindi accade che dopo un periodo estenuante di cura, una mamma prende il respiro. Proprio lì però arriva il momento di educare.A volte questo compito che è fondamentale passa sotto gamba, proprio perché la stanchezza arriva e quando i bambini riescono a fare delle cose da soli e tu vedi la fine del tunnel. Proprio là in fondo dove c'è la luce parte un'altra lunga galleria dove si entra e non se ne esce. Come il lungo tunnel sotto la Manica  che ti porta in fondo al mare per poi riemergere in un paese nuovo, così il lungo tunnel dell'educazione ti porta nel fondo del tuo animo per poi riemergere nella quot