L'argomento principe di oggi è un po' nella mia pancia, poi sollecitata da questo post e con mille idee che non si potevano raccogliere in un commento ho deciso di scrivere.
Io sono una madre che si sbrodola in lodi? Sono una di quelle che si commuovono per ogni conquista dei suoi figli? Sono una specie di "grupie" dei miei figli? Ho capito qual'è la giusta misura della lode?
Rispetto ai miei figli, avendone tre e tutti molto diversi per carattere, capacità e affinità e una di età completamente diversa dagli altri....la mia laude è sicuramente molto diversa.
Morgana, la ado....lei sostiene che non la lodo abbastanza, che di fronte a dei bei voti non mi spreco in complimenti e nemmeno quando su insistenti richieste velate o meno mi aiuta in casa....ecco per questo argomento sono mamma vecchio stile e penso "E' il tuo dovere"....non lo dico, ma lo penso. Quindi a meno che non faccia cosa particolarmente sorprendenti come prendere 9 in qualche verifica, mi limito a dire "Bene, hai studiato". Sembra che tutto ciò sia visto però da lei come mancanza di entusiasmo nei suoi confronti e quindi poco interesse.
Ogni tanto le dico che è brava per qualcosa, ma probabilmente senza il pathos che lei ritiene corretto.
Ecco su questo punto mi sto ancora interrogando sulla giusta misura, perché è ovvio che son felice quando a scuola va bene, etc....però (si lo so sono la mamma) essendo lei molto intelligente a volte penso non si sforzi a sufficienza e quindi il mio "finto" entusiasmo si vede.....(é anche giusto che lei faccia ciò che si sente di fare in questo momento....quindi anche se non prende sempre 9 ....per me va bene).
Martina, bambina molto sveglia ed attenta, curiosa di imparare alcune cose e molto pronta a sforzarsi per farle....ha gattonato per seconda,ma ha camminato per prima, ha parlato prima, anche se in un modo suo.
Lei mi aiuta in casa, ed ha solo 4 anni, ma senza dire niente, arriva e ti porta l'oggetto che cercavi, ti chiede se può pulire il tavolo,ordinare i vestiti, aiutare suo fratello....etc.
Lei la lodo sufficientemente perché a volte davvero mi sorprende per le domande che fa, per la prontezza di riflessi e stupita proferisco: "Brava Amore"....e vedo nei suoi occhi il luccichio.
Sebastiano, bambino sveglio e attento, appassionato di cucina e lettura, curioso, ma poco propenso allo sbattimento,si arrende facilmente.
Lui adora aiutare in cucina, ma odia vestirsi, riordinare,sparecchiare....con una fervida fantasia che lo vede ogni giorno trasformarsi in un essere diverso.
Lui lo lodo tanto, quando sistema, quando si veste, quando mangia, e mi rendo conto che sbaglio.
Uso la lode per spronarlo, per incoraggiarlo e mi rendo conto che è una finta lode....è una cosa che faccio per "manipolare" il suo comportamento...nella speranza che Domani faccia così perché io ho detto bravo....ma non si fa!!!
Quale è la giusta misura della lode? Come faccio ad essere una mamma partecipe ma non ipocrita e soprattutto come posso sapere quando le mie lodi sono finte...ovvero volte a modificare il comportamento di mio figlio e quanto sono vere...quindi volte a congraturarsi per i bei risultati raggiunti.
La mia paura risiede sia per la prima figlia che non sentendosi lodata crede che io non sia interessata a lei, sia per la seconda figlia, alla quale le lodi creano un luccichio sia al terzo bambino che lodo per migliorare.
Devo davvero imparare a modificare il mio modo di restituire ai miei figli che qualcosa è stata fatta bene o no, devo restituire il valore delle loro azioni senza dare giudizio sulla persona....cose che conosco a menadito, ma che poi nella pratica quotidiana son difficili da mettere in pratica.
Ma perché ho tutti questi problemi con la lode?
Perché non voglio crescere dei figli che si sentiranno bene con se stessi solo se c'è qualcuno che glielo dice, perché non voglio che cerchino l'approvazione a tutti i costi e perché nella vita si può sbagliare e proprio lì in mezzo all'errore si deve imparare a ricominciare.
Quindi anche senza bravo, bravissimo cercherò di passare il mio amore, il mio rispetto e la mia ammirazione....che non vuol dire che non userò più quella parola, ma che ogni volta che mi verrà di pronunciarla....penserò a tutto questo filo del pensiero.
Io sono una madre che si sbrodola in lodi? Sono una di quelle che si commuovono per ogni conquista dei suoi figli? Sono una specie di "grupie" dei miei figli? Ho capito qual'è la giusta misura della lode?
Rispetto ai miei figli, avendone tre e tutti molto diversi per carattere, capacità e affinità e una di età completamente diversa dagli altri....la mia laude è sicuramente molto diversa.
Morgana, la ado....lei sostiene che non la lodo abbastanza, che di fronte a dei bei voti non mi spreco in complimenti e nemmeno quando su insistenti richieste velate o meno mi aiuta in casa....ecco per questo argomento sono mamma vecchio stile e penso "E' il tuo dovere"....non lo dico, ma lo penso. Quindi a meno che non faccia cosa particolarmente sorprendenti come prendere 9 in qualche verifica, mi limito a dire "Bene, hai studiato". Sembra che tutto ciò sia visto però da lei come mancanza di entusiasmo nei suoi confronti e quindi poco interesse.
Ogni tanto le dico che è brava per qualcosa, ma probabilmente senza il pathos che lei ritiene corretto.
Ecco su questo punto mi sto ancora interrogando sulla giusta misura, perché è ovvio che son felice quando a scuola va bene, etc....però (si lo so sono la mamma) essendo lei molto intelligente a volte penso non si sforzi a sufficienza e quindi il mio "finto" entusiasmo si vede.....(é anche giusto che lei faccia ciò che si sente di fare in questo momento....quindi anche se non prende sempre 9 ....per me va bene).
Martina, bambina molto sveglia ed attenta, curiosa di imparare alcune cose e molto pronta a sforzarsi per farle....ha gattonato per seconda,ma ha camminato per prima, ha parlato prima, anche se in un modo suo.
Lei mi aiuta in casa, ed ha solo 4 anni, ma senza dire niente, arriva e ti porta l'oggetto che cercavi, ti chiede se può pulire il tavolo,ordinare i vestiti, aiutare suo fratello....etc.
Lei la lodo sufficientemente perché a volte davvero mi sorprende per le domande che fa, per la prontezza di riflessi e stupita proferisco: "Brava Amore"....e vedo nei suoi occhi il luccichio.
Sebastiano, bambino sveglio e attento, appassionato di cucina e lettura, curioso, ma poco propenso allo sbattimento,si arrende facilmente.
Lui adora aiutare in cucina, ma odia vestirsi, riordinare,sparecchiare....con una fervida fantasia che lo vede ogni giorno trasformarsi in un essere diverso.
Lui lo lodo tanto, quando sistema, quando si veste, quando mangia, e mi rendo conto che sbaglio.
Uso la lode per spronarlo, per incoraggiarlo e mi rendo conto che è una finta lode....è una cosa che faccio per "manipolare" il suo comportamento...nella speranza che Domani faccia così perché io ho detto bravo....ma non si fa!!!
Quale è la giusta misura della lode? Come faccio ad essere una mamma partecipe ma non ipocrita e soprattutto come posso sapere quando le mie lodi sono finte...ovvero volte a modificare il comportamento di mio figlio e quanto sono vere...quindi volte a congraturarsi per i bei risultati raggiunti.
La mia paura risiede sia per la prima figlia che non sentendosi lodata crede che io non sia interessata a lei, sia per la seconda figlia, alla quale le lodi creano un luccichio sia al terzo bambino che lodo per migliorare.
Devo davvero imparare a modificare il mio modo di restituire ai miei figli che qualcosa è stata fatta bene o no, devo restituire il valore delle loro azioni senza dare giudizio sulla persona....cose che conosco a menadito, ma che poi nella pratica quotidiana son difficili da mettere in pratica.
Ma perché ho tutti questi problemi con la lode?
Perché non voglio crescere dei figli che si sentiranno bene con se stessi solo se c'è qualcuno che glielo dice, perché non voglio che cerchino l'approvazione a tutti i costi e perché nella vita si può sbagliare e proprio lì in mezzo all'errore si deve imparare a ricominciare.
Quindi anche senza bravo, bravissimo cercherò di passare il mio amore, il mio rispetto e la mia ammirazione....che non vuol dire che non userò più quella parola, ma che ogni volta che mi verrà di pronunciarla....penserò a tutto questo filo del pensiero.
Solo due parole, anzi, tre: TI CAPISCO DAVVERO! Grazie per questo bel post, mi sta facendo pensare, di nuovo e ancora...
RispondiEliminaHai fatto ottime osservazioni, è un post con molti punti di riflessione.
RispondiEliminaIo penso che i figli vadano lodati, non solo per i successi (tipo i 9 a scuola), ma soprattutto quando riescono a completare qualcosa su cui hanno diverse difficoltà.
Rimanendo in tema scolastico, può essere lodato più un 6 in una materia ostica di un 9 in una materia che è nelle proprie corde.
Idem a casa coi piccolini ovviamente.
Penso che la gratificazione da parte dei genitori sia sempre molto importante. Quando saranno adulti arriveranno diversi tipi di lodi e gratificazioni, in altre forme, ma la serie causa-effetto varrà sempre.
La difficoltà quindi è far capire che se si sbaglia, non è la fine del mondo, ci si rialza e si prova a migliorare. E quando il miglioramento arriva, arriva anche la lode, e quella della mamma vale doppio.
Questo è il modo in cui mia madre mi ha cresciuto, ed è quanto sto cercando di fare con la mia primogenita, penso sia la scelta giusta. Mia madre mi ha raccontato tante volte di come i suoi successi nella vita non fossero stati lodati ma anzi, accettati come dovuti, e di come ci sia sempre rimasta malissimo perché si è sforzata di fare sempre meglio, sempre di più, per ricevere quelle lodi che alla fine non sono mai arrivate.