Sono passati mesi in cui ho rincorso la mia vita e sono stata travolta da quella degli altri.
Mesi in cui la mia necessità era staccare il cervello,annullare i pensieri e concentrarmi sul niente.
Mesi dove ho investito sui miei figli tutti e tre ancora con una grande necessità della mia presenza.
Mesi dove ho ascoltato amiche e amici e cercato insieme di alleviare insieme la loro sofferenza o di portarmi via un po' dei loro dispiaceri.
Mesi dove ho cercato di dare ai miei amici un po' della mia di sofferenza e portarmi a casa un po' di conforto.
Mesi dove l'organizzazione familiare era il fulcro dei discorsi con mio marito.
Mesi dove tramite messaggio comunicavo con mio marito.
Mesi di corsa con il tempo e contro il tempo.
Mesi di lavoro intenso dove spesso ho mischiato cuore e mente e fatto dei pasticci.
Mesi e mesi e mesi ...... Poi sono arrivate le vacanze e ho cominciato a respirare a mettere in contatto pancia e mente.
Poi siamo rientrati nella quotidianità ma io non ero più quella di prima, avevo bisogno di spazi per me e per ricominciare a sentirmi.
Ho iniziato dallo spazio fisico grazie ad un libro ho liberato,buttato, sistemato....sono entrata in contatto con la Demetra che c'è in me e ho ritrovato le forze.
Grazie al mio lavoro ho partecipato ad una formazione che mi ha messo molto in contatto con me stessa e ha aperto finestre e frantumato specchi.
Grazie a mio marito che puntuale mi segnala i miei cambiamenti chiedendomi sempre conto e non ho soprasseduto per troppo tempo sul' uscio di una situazione.
Grazie ai miei figli che fanno risuonare in me campanelli sconosciuti mi sono risvegliata dal torpore.
Grazie alla pratica spirituale che non ho mai abbandonato mi sono ricordata che se non avanzo sicuramente retrocedo.
Oggi parto per un viaggio,ma non da sola. Raccolgo una sfida e giornalmente provo a capire dove devo indirizzare la bussola e che viaggio voglio fare.
Sinceramente nemmeno io so che cosa esattamente sto facendo,ma una parte di me ha mollato gli ormeggi e in punta di piedi é salpata.
"Liberi com'eravamo ieri
Dei centrimetri di libri sotto i piedi
Per tirare la maniglia della porta
E andare fuori".
Giudizi universali- Samuele Bersani
Mesi in cui la mia necessità era staccare il cervello,annullare i pensieri e concentrarmi sul niente.
Mesi dove ho investito sui miei figli tutti e tre ancora con una grande necessità della mia presenza.
Mesi dove ho ascoltato amiche e amici e cercato insieme di alleviare insieme la loro sofferenza o di portarmi via un po' dei loro dispiaceri.
Mesi dove ho cercato di dare ai miei amici un po' della mia di sofferenza e portarmi a casa un po' di conforto.
Mesi dove l'organizzazione familiare era il fulcro dei discorsi con mio marito.
Mesi dove tramite messaggio comunicavo con mio marito.
Mesi di corsa con il tempo e contro il tempo.
Mesi di lavoro intenso dove spesso ho mischiato cuore e mente e fatto dei pasticci.
Mesi e mesi e mesi ...... Poi sono arrivate le vacanze e ho cominciato a respirare a mettere in contatto pancia e mente.
Poi siamo rientrati nella quotidianità ma io non ero più quella di prima, avevo bisogno di spazi per me e per ricominciare a sentirmi.
Ho iniziato dallo spazio fisico grazie ad un libro ho liberato,buttato, sistemato....sono entrata in contatto con la Demetra che c'è in me e ho ritrovato le forze.
Grazie al mio lavoro ho partecipato ad una formazione che mi ha messo molto in contatto con me stessa e ha aperto finestre e frantumato specchi.
Grazie a mio marito che puntuale mi segnala i miei cambiamenti chiedendomi sempre conto e non ho soprasseduto per troppo tempo sul' uscio di una situazione.
Grazie ai miei figli che fanno risuonare in me campanelli sconosciuti mi sono risvegliata dal torpore.
Grazie alla pratica spirituale che non ho mai abbandonato mi sono ricordata che se non avanzo sicuramente retrocedo.
Oggi parto per un viaggio,ma non da sola. Raccolgo una sfida e giornalmente provo a capire dove devo indirizzare la bussola e che viaggio voglio fare.
Sinceramente nemmeno io so che cosa esattamente sto facendo,ma una parte di me ha mollato gli ormeggi e in punta di piedi é salpata.
"Liberi com'eravamo ieri
Dei centrimetri di libri sotto i piedi
Per tirare la maniglia della porta
E andare fuori".
Giudizi universali- Samuele Bersani
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