Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e sui vari social network campeggiano foto e scritte a favore di questa campagna.
Io penso che non basti una foto o una frase per sensibilizzare, io penso che non basti dedicare una giornata a questa grande tragedia della violenza, ma altro.
Tutto parte dall'educazione. Io sono mamma e sono una donna e credo sia mio dovere educare alla non violenza non solo sulle donne, ma su qualunque essere vivente.
Io come madre di un futuro uomo ho il dovere di insegnare a lui che le cose si chiedono con le parole e non con le botte, come spesso risolve le discussioni con sua sorella. La prepotenza non è utile e non porta a nessun chiarimento, ma solo a risentimento e problemi.
E' mio compito insegnargli che non esistono cose da donna e cose da uomo, ma in casa nostra ci si divide i compiti e le mansioni e tutti provano a collaborare con le loro capacità. Già da piccolo quando voleva mettersi lo smalto, io non mi facevo problemi e quando giocava allegro con bambole e passeggini io non ho mai nemmeno pensato di intromettermi. Bisogna spiegare ai nostri figli che uomo e donna si compensano in una famiglia e in una relazione di coppia e che nessuno è superiore ad un altro.
Il mio compito come mamma di un futuro uomo è quello di insegnare a mio figlio che una donna non è un oggetto da possedere e controllare, non è di sua proprietà, ma è da rispettare, ascoltare ed accettare in ogni sua decisione. Perché non si è coppia se non si è liberi, se non si può decidere in qualunque momento per sé.
Ma poi ho dei compiti anche come mamma di futura donna ed il primo ed essenziale è insegnarle che "LEI E' IMPORTANTE" e nessuna persona al suo fianco può renderla più o meno importante.
Noi possediamo le nostre qualità e la persona che sta al nostro fianco può solo illuminarle ma non spegnerle o togliermele.
Io ho il diritto ad insegnare a mia figlia che ha il diritto di farsi aiutare in casa dal suo uomo e di dividere i compiti con lui,perchè essere donna non vuol dire essere serva.
Mia figlia deve imparare ad avere il diritto di dire NO e di pretendere che questa cosa venga rispettata, perché non tutto è lecito in amore ed in verità chi ti ama veramente i tuoi no non li accetta.
Io ogni giorno devo portare con me questi principi e provare ad infonderli alle donne e uomini che incontro....indipendentemente dall'età che essi hanno.
Io così ogni giorno dico NO alla violenza contro le donne ed ogni volta che una donna viene uccisa, il mio desiderio si rafforza e ancora più forte penso " Scarpe rosse e pur bisogna andar".
Io penso che non basti una foto o una frase per sensibilizzare, io penso che non basti dedicare una giornata a questa grande tragedia della violenza, ma altro.
Tutto parte dall'educazione. Io sono mamma e sono una donna e credo sia mio dovere educare alla non violenza non solo sulle donne, ma su qualunque essere vivente.
Io come madre di un futuro uomo ho il dovere di insegnare a lui che le cose si chiedono con le parole e non con le botte, come spesso risolve le discussioni con sua sorella. La prepotenza non è utile e non porta a nessun chiarimento, ma solo a risentimento e problemi.
E' mio compito insegnargli che non esistono cose da donna e cose da uomo, ma in casa nostra ci si divide i compiti e le mansioni e tutti provano a collaborare con le loro capacità. Già da piccolo quando voleva mettersi lo smalto, io non mi facevo problemi e quando giocava allegro con bambole e passeggini io non ho mai nemmeno pensato di intromettermi. Bisogna spiegare ai nostri figli che uomo e donna si compensano in una famiglia e in una relazione di coppia e che nessuno è superiore ad un altro.
Il mio compito come mamma di un futuro uomo è quello di insegnare a mio figlio che una donna non è un oggetto da possedere e controllare, non è di sua proprietà, ma è da rispettare, ascoltare ed accettare in ogni sua decisione. Perché non si è coppia se non si è liberi, se non si può decidere in qualunque momento per sé.
Ma poi ho dei compiti anche come mamma di futura donna ed il primo ed essenziale è insegnarle che "LEI E' IMPORTANTE" e nessuna persona al suo fianco può renderla più o meno importante.
Noi possediamo le nostre qualità e la persona che sta al nostro fianco può solo illuminarle ma non spegnerle o togliermele.
Io ho il diritto ad insegnare a mia figlia che ha il diritto di farsi aiutare in casa dal suo uomo e di dividere i compiti con lui,perchè essere donna non vuol dire essere serva.
Mia figlia deve imparare ad avere il diritto di dire NO e di pretendere che questa cosa venga rispettata, perché non tutto è lecito in amore ed in verità chi ti ama veramente i tuoi no non li accetta.
Io ogni giorno devo portare con me questi principi e provare ad infonderli alle donne e uomini che incontro....indipendentemente dall'età che essi hanno.
Io così ogni giorno dico NO alla violenza contro le donne ed ogni volta che una donna viene uccisa, il mio desiderio si rafforza e ancora più forte penso " Scarpe rosse e pur bisogna andar".
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