Di ritorno da una mini vacanza a Firenze con i nani, papone e amici.
Firenze è stata la mia città dell'adolescenza, quando non si sapeva dove andare si saliva su un treno e si andava a Firenze.
Firenze la ricordo nelle calde serate estive, seduta vicino al ponte vecchio o in piazza della Signoria a sentire ragazzi che suonavano chitarre.
Firenze è per me Il giardino dei Boboli, dove perdersi nelle giornate estive e riposare sdraiati in mezzo ad uno splendido posto.
Ecco, Firenze in questi giorni è stata bellissima, spettacolare e maestosa come solo una città così sa essere...ma c'è un Ma.
Tutto ciò che si poteva vedere o visitare era a pagamento e non un cifra simbolica, pagamento proprio.
I bimbi pagavano meno certo, ma pagavano comunque. E qui mi sono resa conto che la cultura e le visite ai grandi e belli monumenti della nostra Italia non sono per tutti.
Noi abbiamo scelto e ci siamo limitati a vedere alcune chiese o musei solo da fuori.
Abbiamo pensato di fare un tour per bambini, quindi visita al Museo di Galileo Galilei, che merita veramente e agli Uffizi, con un libro per bambini che spiegava alcune opere. Mi sarebbe piaciuto passeggiare nei giardini di Boboli o visitare Santa Maria Novella, ma si è fatta una scelta.
Ho molto pensato a cosa poteva essere più interessante per loro e cosa poteva stuzzicare loro una certa curiosità perché diciamo la verità....portare i bambini in giro è un'impresa.
I bambini si svegliano al mattino e già chiedono:
Dove mangiamo oggi a mezzogiorno? Cosa c'è di colazione? Bisogna camminare? ma dopo dove andiamo? E se devo andare in bagno? Cosa c'è da vedere lì? Ma quanto ci vuole? e se c'è la fila? Ma si può giocare lì? Dopo guardiamo un po di tv?
Ecco io di fronte a tutto ciò, non mi scoraggio e dico, ma si vedrai una volta in giro saranno bravi ed interessati.
Breve elenco delle nostri breve dis- avventure:
MUSEO DEGLI UFFIZI:
- Bimbo si perde sul terrazzo: ovvero mentre noi scendiamo al piano di sotto lui si ferma a giocare con un piccione. Perso qualche anno di vita, ma ritrovato.
- Bimba si appoggia ad una tenda convinta fosse il muro: ovvero lei si scatafascia a terra e quasi fa cadere la tenda. Intervento di una guardia museale, che la rincuora.
DUOMO:
- Bimba soffia sulle candele accese per i santi.
- Bimbo si inciampa in un gradino mentre scendiamo.
NELLE VIE DI FIRENZE:
- Bimba corre e dice che ha visto una cosa bellissima,( io spero abbia visto la cupola del duomo o il David di Michelangelo) lei mi prende per mano e mi conduce dentro il negozio Venchi a vedere la fontana di cioccolata.
- Bimbo che si ferma ad ogni negozio od edicola perché vuole a tutti i costi il pennino di piuma d'oca per scrivere. Mi elenca ben 10 motivi per cui lui deve avere quel pennino.
VIAGGIO DI RITORNO:
La domanda di rito: "Cosa vi è piaciuto di più di Firenze?" In coro: "La televisione in camera del B&B"....io sconsolata " e poi?". Bimbo "Il pennino". Bimba "La fontana di cioccolata."
Poi sotto tortura mi hanno confidato che a lei è piaciuto molto il museo di Galileo Galilei e a lui Il Ponte Vecchio illuminato.
Ecco io adoro viaggiare e adoro portarvi con me, ma a volte mi chiedo:
- Si ricorderanno tutto ciò che gli ho fatto vedere?
- Impareranno ad essere curiosi e attratti per tutto ciò che non conoscono?
- Avranno la passione di informarsi sui posti dove andranno?
- Riuscirò a trasmettere la passione per arte e cultura?
- Avrò arricchito la loro vita almeno un pochino?
Ecco questi i brevi quesiti al ritorno dalla minivacanza, perché io vi porto in giro, ma tutti questi ma mi frullano in testa ogni volta. Poi l'ottimismo prende il sopravvento e quindi Sabato tutti al Mudec a vedere la mostra di Basquiat.
Firenze è stata la mia città dell'adolescenza, quando non si sapeva dove andare si saliva su un treno e si andava a Firenze.
Firenze la ricordo nelle calde serate estive, seduta vicino al ponte vecchio o in piazza della Signoria a sentire ragazzi che suonavano chitarre.
Firenze è per me Il giardino dei Boboli, dove perdersi nelle giornate estive e riposare sdraiati in mezzo ad uno splendido posto.
Ecco, Firenze in questi giorni è stata bellissima, spettacolare e maestosa come solo una città così sa essere...ma c'è un Ma.
Tutto ciò che si poteva vedere o visitare era a pagamento e non un cifra simbolica, pagamento proprio.
I bimbi pagavano meno certo, ma pagavano comunque. E qui mi sono resa conto che la cultura e le visite ai grandi e belli monumenti della nostra Italia non sono per tutti.
Noi abbiamo scelto e ci siamo limitati a vedere alcune chiese o musei solo da fuori.
Abbiamo pensato di fare un tour per bambini, quindi visita al Museo di Galileo Galilei, che merita veramente e agli Uffizi, con un libro per bambini che spiegava alcune opere. Mi sarebbe piaciuto passeggiare nei giardini di Boboli o visitare Santa Maria Novella, ma si è fatta una scelta.
Ho molto pensato a cosa poteva essere più interessante per loro e cosa poteva stuzzicare loro una certa curiosità perché diciamo la verità....portare i bambini in giro è un'impresa.
I bambini si svegliano al mattino e già chiedono:
Dove mangiamo oggi a mezzogiorno? Cosa c'è di colazione? Bisogna camminare? ma dopo dove andiamo? E se devo andare in bagno? Cosa c'è da vedere lì? Ma quanto ci vuole? e se c'è la fila? Ma si può giocare lì? Dopo guardiamo un po di tv?
Ecco io di fronte a tutto ciò, non mi scoraggio e dico, ma si vedrai una volta in giro saranno bravi ed interessati.
Breve elenco delle nostri breve dis- avventure:
MUSEO DEGLI UFFIZI:
- Bimbo si perde sul terrazzo: ovvero mentre noi scendiamo al piano di sotto lui si ferma a giocare con un piccione. Perso qualche anno di vita, ma ritrovato.
- Bimba si appoggia ad una tenda convinta fosse il muro: ovvero lei si scatafascia a terra e quasi fa cadere la tenda. Intervento di una guardia museale, che la rincuora.
DUOMO:
- Bimba soffia sulle candele accese per i santi.
- Bimbo si inciampa in un gradino mentre scendiamo.
NELLE VIE DI FIRENZE:
- Bimba corre e dice che ha visto una cosa bellissima,( io spero abbia visto la cupola del duomo o il David di Michelangelo) lei mi prende per mano e mi conduce dentro il negozio Venchi a vedere la fontana di cioccolata.
- Bimbo che si ferma ad ogni negozio od edicola perché vuole a tutti i costi il pennino di piuma d'oca per scrivere. Mi elenca ben 10 motivi per cui lui deve avere quel pennino.
VIAGGIO DI RITORNO:
La domanda di rito: "Cosa vi è piaciuto di più di Firenze?" In coro: "La televisione in camera del B&B"....io sconsolata " e poi?". Bimbo "Il pennino". Bimba "La fontana di cioccolata."
Poi sotto tortura mi hanno confidato che a lei è piaciuto molto il museo di Galileo Galilei e a lui Il Ponte Vecchio illuminato.
Ecco io adoro viaggiare e adoro portarvi con me, ma a volte mi chiedo:
- Si ricorderanno tutto ciò che gli ho fatto vedere?
- Impareranno ad essere curiosi e attratti per tutto ciò che non conoscono?
- Avranno la passione di informarsi sui posti dove andranno?
- Riuscirò a trasmettere la passione per arte e cultura?
- Avrò arricchito la loro vita almeno un pochino?
Ecco questi i brevi quesiti al ritorno dalla minivacanza, perché io vi porto in giro, ma tutti questi ma mi frullano in testa ogni volta. Poi l'ottimismo prende il sopravvento e quindi Sabato tutti al Mudec a vedere la mostra di Basquiat.
io ho girato tantissimo con i miei genitori, quando ero piccola. E ho tanti bellissimi ricordi di tutti i posti che ho visto. Anche se tua figlia si ricordasse solo la fontana di cioccolato sarà comunque stata per lei una bella esperienza con la sua famiglia!
RispondiEliminaE comunque la fontana di cioccolato della venchi era favolosa, confermo!! ;)
Certo anch'io ho viaggiato molto con i miei e so che qualcosa rimane....questo era un post semi serio sul viaggiare con i bimbi. Buona anno cara.
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